CI SIAMO QUASI...

Manca davvero poco all'inizio ufficiale della nuova stagione sportiva. E sappiamo bene che la seconda annata della storia di una società è sempre più difficile. Bisogna cercare di confermare ciò che di buono è stato fatto e, se possibile, migliorare ancora. Non c'è più l'effetto novità che fà sopportare eventuali problemi o piccoli errori. Bisognerà quindi essere più pronti ed efficenti dell'anno scorso. La società ritiene di aver fatto, durante questa estate, quanto di più era nelle sue possibilità. Il nuovo allenatore offre grandi garanzie, così come i nuovi acquisti. Alcuni ragazzi erano già con noi e sono stati acquisiti a titolo definitivo, altri vengono a darci una mano e conosceranno il nostro ambiente con la speranza che questo sia l'inizio di un bel cammino insieme. Purtroppo, per come sono organizzate e concepite le società calcistiche, ogni scelta comporta qualche rinuncia. Sono state scelte difficili, ponderate, oculate. Questa è l'unica verità. Comprendiamo il rammarico di qualcuno degli esclusi, anch'esso è fisiologico, ma questo sentimento ci fà scaturire alcune riflessioni. Innanzitutto ci viene da pensare "meno male che qualcuno diceva che non c'era bisogno della nostra società...che i ragazzi di diano avevano già la posssibilità di giocare...". E questa riflessione, sacrosanta crediamo, ci dà certezza di aver agito coscientemente e con oculatezza quando abbiamo, noi qua sopra, deciso di fondare l'ASD DIANO. Poi c'è una motivazione, assolutamente inevitabile, di carattere tecnico. Ogni allenatore, soprattutto nuovo e non tanto conoscitore della realtà della categoria, come il nostro Beppe Ghio, detta alla società le sue volontà e le sue aspettative tecnico-tattiche. Poi sono i dirigenti che valutano, pensano, considerano. Ed è stato fatto tantissimo, lo garantiamo. Poi, infine, arrivano valutazioni, anch'esse inevitabili, di carattere etico-disciplinare chiamiamole. Noi, fondando una società nuova dopo che ognuno di noi aveva maturato esperienze diverse in numerose società della zona, abbiamo ritenuto che alla base di un gruppo ci debba essere il rispetto di determinate regole. Lo riteniamo necessario per garantire la compatezza del gruppo e il buon lavoro dell'allenatore. Ci siamo riusciti, riteniamo, e quindi andremo avanti così, certi di aver imboccato la strada giusta. Tutte le critiche, peraltro poche, continuano a farci sentire coscienti di aver fatto le cose bene. Con la solità umiltà e un entusiasmo gigante stiamo per ripartire....appuntamento il 31 agosto per il raduno....alè diano